A dare il via alle finali è stato lo Skeet femminile. La Di Marziantonio si è presentata in pedana forte del terzo posto assoluto nelle qualificazioni con 119/125 e ha affrontato la corsa al podio con determinazione e grinta, restando sul podio sin dai primi lanci. Una volta sicura della medaglia, ha stretto i denti e, approfittando di un doppio zero della statunitense Dania Jo Vizzi, terza con 41/50, ha duellato con la kazaka Asem Orynbay per l’oro e l’argento. Alla fine la kazaka ha avuto la meglio con un solo piattello di vantaggio e sul punteggio di 51/60 a 50/60 l’azzurra si è messa al collo la medaglia d’argento, salendo per la prima volta in carriera sul podio della Finale di Coppa del Mondo.
«Considerando che sono stata in forse per la partenza fino a pochi giorni prima, questa medaglia d’argento mi emoziona ancora di più», ha spiegato la portacolori dell’Esercito Italiano di Cerenova (Rm), lo scorso anno medaglia di bronzo in Coppa del mondo a Changwon (Kor). «Sono davvero molto contenta e voglio condividere questa mia gioia con la mia famiglia e tutti coloro che mi hanno supportato e sopportato nell’ultimo periodo».
Fuori dalla finale Simona Scocchetti (Esercito) di Tarquinia, quindicesima con 110/125.
Si è poi proseguito con la finale di Skeet maschile. Sdruccioli, quest’anno medaglia d’argento nella Coppa del Mondo a Il Cairo (Egy), forte del quarto posto assoluto nelle qualificazioni con 122/125 (+5) ha puntato da subito al podio e lo ha agguantato con il punteggio di 46/50 che gli è valso la medaglia di bronzo. Meglio di lui solo il danese Emil Kjelgaard Petersen e l’egiziano Azmy Mehelba, rispettivamente d’oro con 56/60 (+26) e d’argento con 56/60 (+25).
«Contento della medaglia anche se mi resta un po’ di amaro in bocca per aver perso la possibilità di duellare per l’oro a causa del meccanismo del dorsale (pari punteggio con Petersen alla fine della quinta rotazione, ma dorsale più basso rispetto all’avversario, ndr)», ha commentato il tiratore dell’Esercito Italiano di Ostra (AN) subito dopo la finale. «È stata una gara molto difficile a causa del forte vento, ma sono riuscito a restare concentrato e a fare il massimo». Fuori dai giochi per le medaglie Erik Pittini (Fiamme Oro).
Positivo il commento del direttore tecnico nazionale Andrea Benelli: «Molto soddisfatto della gara, avevo una squadra discretamente giovane e questo è molto importate. Abbiamo ottenuto due qualificazioni alle finali e due medaglie, in entrambi i casi andando vicini all’oro. Sono contento dei miei ragazzi, che hanno condotto una ottima stagione, per quanto lunga e stancante. Ci concederemo solo qualche ora per festeggiare e poi ci metteremo tutti quanti a testa bassa per prepararci al meglio alla prossima stagione. Per noi l’obiettivo sarà quello di conquistare l’ultimo pass per andare ai Giochi di Parigi al gran completo. Grazie ai miei ragazzi, grazie alla Federazione e al presidente Rossi che ci mette sempre nelle condizioni migliori per poter fare il nostro lavoro».
Si è poi passati alla Fossa olimpica con la finale femminile e qui l’Italia ha letteralmente brillato con Stanco e Rossi, illuminando la prima finale ISSF disputata sotto la luce artificiale dei fari. Entrambe le azzurre qualificate per l’evento hanno meritato l’ingresso nella finale e, con piglio da campionesse navigate quali di fatto sono, hanno dettato il passo fino ad arrivare entrambe sul podio. A salire sul gradino più alto è stata la portacolori delle Fiamme Gialle che con 38/50 a 37/50 ha regolato la spagnola Fatima Galvez costringendola alla medaglia d’argento. «Sono contenta per come è finita questa gara, molto sofferta sia in qualificazioni sia in finale soprattutto per la “notturna” mai provata prima», ha spiegato la Stanco, «Quest’anno ho avuto una stagione complicata: per tre volte mi sono qualificata prima nelle gare di Coppa del Mondo, ma non sono mai salita sul podio. Avevo bisogno di una conferma e credo di essermela meritata questa Coppa di Cristallo. Me la dedico con piacere». Terza sul podio la poliziotta di Crevalcore, campionessa olimpica a Londra 2012, medaglia di bronzo con il punteggio di 29/40. «Sono contenta, la stagione è stata lunga e pesante ma è finita bene. In realtà, considerando che la President’s Cup dello scorso anno c’è stata a dicembre ed a gennaio abbiamo avuto la prima Coppa del Mondo, sono praticamente due stagioni che non mi fermo. Ora ho bisogno di riposo», ha commentato Jessica. «Non vedevo l’ora di arrivare a questa gara e farla bene per concretizzare il lavoro fatto con Marco (Conti, ndr). Sono partita male in qualificazione ma mi sono ripresa. Ho avuto tante reazioni positive durante tutta la gara, anche qualcuna negativa su cui dovrò lavorare tanto, ma ora voglio godermi quelle positive, e soprattutto godermi i successi di questa stagione ricca di soddisfazioni!».
A chiudere la lunghissima e faticosa giornata di finali è stata quella del Trap Maschile. Resca ha staccato il biglietto per il round decisivo con 120/125 e con +0 nello spareggio di assegnazione del dorsale è partito con il dorsale numero quattro. Da subito tra i migliori, il carabiniere di Pieve di Cento è arrivato a duellare con l’egiziano Abdel Aziz Mehelba per l’oro e l’argento. I due si sono resi protagonisti di un testa a testa molto serrato e solo l’errore dell’azzurro sull’ultimo piattello ha regalato a Mehelba la Coppa di cristallo con 46/50. Al nostro è andato l’argento con 45/50. «È stata una gara bellissima, l’abbiamo preparata molto bene e siamo arrivati pronti a dare il massimo», ha spiegato Resca, già medaglia d’argento in una Finale di Coppa del Mondo nel 2017 a New Delhi (Ind), «La finale in notturna mi ha ricordato i tempi delle mie gare con Jessica (Rossi, ndr) al Tav La Borgatella (ex impianto di Tiro a Volo di San Lazzaro di Savena-Bologna, ndr) e al Tav Crevalcore, ora Tav Olimpia che ringrazio perché mi permette di allenarmi nella massima tranquillità, in cui ho mosso i miei primi passi tiravolistici quando avevo 14/15 anni. Ho recuperato gli insegnamenti ed i trucchetti imparati in quelle gare e anche così sono riuscito a mettermi al collo questo argento». Non qualificato per la finale Massimo Fabbrizi (Carabinieri) di Monteprandone (Ap), fermatosi in nona posizione con 117/125.
«Siamo al settimo cielo», ha detto senza mezze misure il direttore tecnico Marco Conti, «Quattro in gara, tre qualificati per le finali e tre medaglie nel forziere dalla Fossa Olimpica italiana. Peccato per il mancato ingresso in finale di Massimo (Fabbrizi, ndr) perché sono sicuro che, lo dico senza falsa modestia, se fosse entrato avrebbe sicuramente centrato una medaglia. E’ stato un anno impegnativo e complicato per tutti, ma posso dirmi pienamente soddisfatto dei risultati che le mie ragazze ed i miei ragazzi hanno ottenuto. Per questo voglio ringraziarli e fargli i miei complimenti».
Concluso il programma ufficiale, la Finale di Coppa del Mondo deve celebrare il suo ultimo atto. La Federazione Internazionale ha deciso di testare ufficialmente un nuovo format di finale mista. In gara ci saranno i migliori quattro tiratori e le migliori quattro tiratrici di entrambe le specialità. Alle 11.00 italiane andrà in scena la Super Finale di Skeet, mente alle 13.00 i riflettori si accenderanno su quella di Trap.
RISULTATI
Skeet Maschile: 1° Emil Kjelgaard PETERSEN (DEN) 122/125 (+6) – 56/60 (+26); 2° Azmy MEHELBA (EGY) 123/125 (+10) – 56/60 (+25); 3° Elia SDRUCCIOLI (ITA) 122/125 (+5) – 46/50; 4° Eetu KALLIONEN (FIN) 123/125 (+11) – 34/40; 5° Ben LLEWELLIn (GBR) 121/125 – 26/30; 6° Clive FARRUGIA (MLT) 120/125 (+4) – 16/20; 9° Erik PITTINI (ITA) 118/125.
Skeet Femminile: 1ª Assem ORYMBAY (KAZ) 116/125 (+2) – 51/60; 2ª Chiara DI MARZIANTONIO (ITA) 119/125 – 50/60; 3ª Dania Jo VIZZI (USA) 120/125 (+6) – 41/50; 4ª Kimberly RHODE (USA) 117/125 – 34/40; 5ª Ganemat SEKHON (IND) 120/125 (+5) – 23/30; 6ª Yiting JIANG (CHN) 118/125 – 15/20; 15ª Simona SCOCCHETTI (ITA) 110/125.
Trap Maschile: 1° Abdel Aziz MEHELBA (EGY) 120/125 (+1) – 46/50; 2° Daniele RESCA (ITA) 120/125 (+0) – 45/50; 3° Nathan HALES (GBR) 121/125 (+1) – 34/40; 4° Marian KOVACOCY (SVK) 121/125 (+2) – 26/35; 5° Matthew John COWARD-HOLLEY (GBR) 122/125 – 23/30; 6° Jiri LIPTAK (CZE) 119/125 (+2) – 19/25; 9° Massimo FABBRIZI (ITA) 117/125.
Trap Femminile: 1ª Silvana Maria STANCO (ITA) 114/125 (+0) – 38/50; 2ª Fatima GALVEZ (ESP) 116/125 (+2) – 37/50; 3ª Jessica ROSSI (ITA) 114/125 (+1) – 29/40; 4ª Sandra BERNAL (POL) 116/125 (+1) – 25/35; 5ª Maria Ines COELHO DE BARRIOS (POR) 113/125 – 21/25; 6ª Yi Chun LIN (TPE) 116/125 (+0) – 15/25.