C’è un limite all’amore di un campione per il suo sport? Forse no, o almeno cosi si direbbe per Petra Zublasing nei confronti dal tiro a segno, la disciplina che è diventata ragione di vita per lei, e non solo da atleta. In fondo, cosa dovrebbe desiderare ancora una campionessa del mondo ed europea, recordwoman mondiale della carabina, vincitrice del campionato universitario negli States e persino premiata alla Casa Bianca? La verità è che i campioni non sempre bastano a se stessi e alla loro sete di gloria. Quando si spengono le luci della ribalta, vivere di ricordi può diventare una tentazione, ma non per tutti. Ci sono campioni che hanno voglia di continuare a costruire sogni, anche per interposta persona. Sono felici di dare, di insegnare, di divulgare. È proprio questa la nuova missione di Petra Zublasing che nelle giornate di EOS '24, la grande rassegna fieristica del settore svoltasi a Verona, ha esordito nel suo nuovo ruolo di “ambassador” dell’Unione Italiana Tiro a Segno.
“Ormai da qualche anno ho smesso di gareggiare, ma questo non è bastato per allontanarmi dal mio mondo - racconta Petra -. Insegnare la tecnica del tiro, guidare i più giovani alla scoperta di questo sport magnifico è qualcosa che mi riesce bene e mi riempie di soddisfazione. All’attività di allenatrice, l’Unione mi ha dato ora la possibilità di aggiungere un’altra sfida che è altrettanto nelle mie corde: promuovere il tiro, rappresentare il nostro movimento, lo spirito e l’orgoglio di chi lo pratica, valorizzare i contenuti di questo sport, aiutare chi non lo conosce ad apprezzarlo”.
Laureata in ingegneria civile, altoatesina di nascita ma ora residente a Torino, appassionatissima di disegno e di grafica (conseguita un’ulteriore laurea), Petra darà voce al tiro lavorando su più fronti, prestando la sua immagine e la sua voce per campagne promozionali e per la realizzazione di materiali didattici.
Dopo aver acquisito il titolo di tecnico federale di secondo livello, Zublasing sarà dunque impegnata su due fronti ma con un’unica missione: aiutare il Tiro a segno a crescere, in ogni senso. “Spero davvero di essere efficace nel valorizzare il nostro sport, che fin da adolescenti può rappresentare un’eccellente scuola di vita. Ancora oggi paghiamo spesso il prezzo di preconcetti e luoghi comuni, ma è una sfida che merita di essere affrontata. Io sono pronta a fare del mio meglio”. “Petra abbina alla sua indubbia competenza una forte capacità comunicativa che rappresenta una risorsa importante – spiega Costantino Vespasiano, presidente dell’Unione italiana Tiro a segno – . Il nostro sport ha bisogno di essere spiegato, in particolare ai giovani, per farne comprendere l’essenza: anche e soprattutto da questo dipende la nostra possibilità di crescere”.